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Foto di Agnese Mattiuzzi, Antonella Sassanelli e Enzo Correnti
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Inserito da Enzo Correnti
Arte dalla Serbia, Italia, Brasile e Venezuela
LABORATORIO DELLA CITTA' FUTURA - Un Anno di Skeda
mercoledì 15 dicembre
Palazzo Pacchiani, Prato
incontro sul tema
LA PROMOZIONE DELL’ARTE CONTEMPORANEA NELLA CITTA’ FUTURA
con le gallerie Vault, OpenArt, Gori Armanda, Asterisco; gli artisti: Lauraballa, Myriam Cappelletti, Enzo Correnti, Ignazio Fresu, Federica Gonnelli, Murat Önol, Giovanna Sparapani. Lo scultore Luigi Russo Papotto,
il critico d’arte Giuseppe Carrubba
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Inserito da Enzo Correnti
THiS iSN'T STReeT aRT I eDiZioNe
Potenza: PIAZZA PREFETTURA, POTENZA
ven 10 dicembre 2010 - sab 11 dicembre 2010
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http://www.youtube.com/watch?v=wI8YJcu5RlA&feature=player_embedded
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Note sull'evento:
Buongiorno, vorrei leggere qualche riga prima di partire con l’iniziativa, per spiegare bene di cosa si tratta, come nasce e a che serve questo impiego di tempo e denaro. Il titolo che ho voluto dare all’iniziativa è “this isn’t street art prima edizione (perché spero di farne o vederne fare altre).
Il titolo non ha niente a che vedere con la street art, ma rispecchia le intenzioni della “mostra???” che sto organizzando. Infatti la particolarità di questa mostra è che non è una mostra, ma una discarica abusiva: abbandonerò notte tempo i quadri degli artisti partecipanti nel centro storico di UNA CITTA' (e spero che la cosa si possa ripetere anche in altre città in futuro). Ogni artista scriverà e chiuderà in busta il suo numero di telefono e ogni busta verrà attaccata al quadro corrispondente. In questo modo chiunque si trovi a passare potrà fruire davvero in maniera libera e democratica dell’arte, senza alcuna discriminazione, e se vorrà potrà buttare il quadro nell’immondizia o portarselo a casa. In un secondo momento il fruitore potrebbe decidere di aprire la busta abbinata al quadro e chiamare il numero dell’artista per richiedere l’autentica. L’artista si impegna a mandare l’autentica per posta o in altri modi concordati con il “proprietario”.
Ogni artista che partecipa sa che l’esperimento potrebbe fallire e fargli perdere un quadro (perciò non è necessario partecipare con un quadro preciso, ma ogni artista manda ciò che vuole), ma aderisce perché il messaggio che si vuole dare è chiaro e preciso: al giorno d’oggi l’arte non sembra un terreno aperto a tutti gli artisti e nemmeno a tutti gli utenti.
In questo modo vogliamo eliminare qualsiasi barriera dando la possibilità di trasmettere il nostro messaggio alla prima persona in grado di coglierlo che passa.
L’iniziativa si sarebbe potuta chiamare anche “la filiera corta dell’arte, dal produttore al consumatore.
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Inserito da ENZO CORRENTI